mercoledì 25 settembre 2013

Confronto BFPI-BTP Settembre-Ottobre 2013

Ritorna il confronto tra Buoni postali indicizzati all'inflazione e Btp, per determinare quale dei due strumenti sia il più conveniente per proteggersi dall'inflazione.

Orizzonte temporale: 3 anni.

Partiamo dalla scadenza di tre anni. Il confronto tra i rendimenti è al netto delle imposte e senza considerare alcuna minusvalenza. I rendimenti sono espressi in termini reali, al netto dell'inflazione.

Abbiamo ipotizzato il confronto tra la serie J39 e il BTP a 3 anni (ISIN IT0004761950) e il BTP Italia in scadenza ad Aprile 2017 (ipotizzandone la vendita a Settembre 2016 alla pari).


Inflazione BFPI BTP 3anni BTP 3anni con reinvestimento BTP Italia BTP Italia con reinvestimento
1,00% 2,95% 2,68% 3,14% 5,12% 5,46%
2,00% 2,60% (0,42%) 0,05% 4,66% 5,10%
2,50% 2,43% (1,99%) (1,52%) 4,41% 4,90%
3,00% 2,26% (3,57%) (3,11%) 4,14% 4,68%
5,00% 1,62% (10,07%) (9,61%) 2,91% 3,66%

La prima colonna mostra un valore ipotetico di inflazione (supposto costante per tutta la durata dell'investimento). La seconda colonna il rendimento reale netto complessivo dell'investimento in BFPI.  Per capire la tabella supponiamo di aver investito 10.000 euro in BFPI. Dopo 3 anni con inflazione al 5% avremo guadagnato in termini reali (ovvero al potere di acquisto di oggi) 162 euro. Il guadagno nominale sarà molto maggiore, ma servirà esclusivamente a compensare la maggiore inflazione avuta.

Ricordiamo che i rendimenti in tabella mostrano i rendimenti complessivi, non annualizzati.

La terza colonna mostra il rendimento netto complessivo di un BTP triennale senza il reinvestimento delle cedole. La quarta il rendimento netto complessivo triennale dello stesso BTP con reinvestimento delle cedole al 3% netto (ipotesi ottimistica).
Rispetto alla valutazione del mese precedente abbiamo aggiunto due colonne di confronto con il BTP Italia, bond che hanno la stessa funzione di protezione dall'inflazione dei buoni postali indicizzati all'inflazione.

Come visto il mese scorso il buono postale è un investimento migliore (dal punto di vista di protezione dell'inflazione) del BTP tradizionale per inflazione pari o superiore al 2%, pur se consideriamo il reinvestimento delle cedole.


Considerando che l'inflazione al 2% è obiettivo BCE e che anche con inflazione all'1% il buono postale è allineato al BTP non si vede perchè bisognerebbe preferire un BTP a un BFPi con questa scadenza.

Il discorso cambia se consideriamo l'ipotesi di acquisto del BTP Italia. Dal punto di vista del rendimento  il BTP Italia è sempre superiore al buono postale. Tuttavia non va dimenticato che i BTP Italia sono esposti al rischio prezzo. Con una duration di 3,156 al momento in cui scrivo questo post un eventuale rialzo dei tassi di interesse di un punto percentuale comporterebbe perdite in conto capitale per circa un 3%. Non è problema solo nel caso si pensi di non aver bisogno di cedere i titoli prima della scadenza.

Orizzonte temporale: 5 anni.

La struttura della tabella di confronto è analoga a quanto visto sopra, quindi non starò a dilungarmi nelle spiegazioni delle singole colonne.


Inflazione BFPI BTP 5anni BTP 5anni con reinvestimento BTPi 5anni BTPi 5anni con reinvestimento
1,00% 5,00% 8,20% 9,47% 8,83% 9,33%
2,00% 4,43% 2,98% 4,26% 8,17% 8,66%
2,50% 4,16% 0,30% 1,58% 7,82% 8,32%
3,00% 3,89% (2,43%) (1,16%) 7,48% 7,97%
5,00% 2,90% (13,91%) (12,63%) 6,01% 6,51%

In questo confronto il BTP a 5 anni scelto è quello contraddistinto dal codice ISIN IT0004361041. Il BTPi scelto è invece l'IT0004890882. Per entrambi i titoli la valorizzazione del prezzo di acquisto è al 18 settembre 2013.

Anche in questo caso si nota come un inflazione del 2% metta il buono postale in condizioni "migliori" rispetto al BTP, anche con il reinvestimento delle cedole al 3% netto. L'inflazione al 2,5% fa vincere ampiamente il buono postale, anche nei confronti dell'ipotesi di reinvestimento. Non si rilevano quindi differenze significative rispetto al mese precedente.

Il vantaggio reale del BTP a 5 anni si avrebbe nel caso di inflazione intorno all'1% per i 5 anni di vita del titolo. Sinceramente ritengo questa ipotesi improbabile, ma se per voi è plausibile dovreste valutare l'investimento nel BTP.

Nel confronto abbiamo incluso come da richiesta di un lettore i BTPi a 5 anni. Come vediamo dal punto di vista dei rendimenti non c'è un paragone. Va ricordato che però il titolo di Stato è soggetto a rischio prezzo, a differenza del buono postale.

Orizzonte temporale 10 anni

In questo caso il titolo scelto è il BTP "tradizionale" IT0004356843. Non vi sono BTPi di una durata appropriata quindi non abbiamo incluso questo strumento.


Inflazione BFPI BTP 10anni BTP 10anni con reinvestimento
1,00% 10,39% 26,43% 32,31%
2,00% 9,33% 15,16% 21,04%
2,50% 8,84% 9,15% 15,03%
3,00% 8,37% 2,87% 8,75%
3,50% 7,94% (3,68%) 2,19%
4,00% 7,52% (10,53%) (4,65%)
5,00% 6,75% (25,12%) (19,24%)


In questo caso fino a un'inflazione del 3% l'acquisto del BTP con reinvestimento delle cedole porta a rendimenti maggiori di quelli del buono postale. Se siete i tipi, invece, che spendono le cedole in regali e cene al ristorante la convenienza si ferma intorno a un inflazione del 2,5%.

Vincitore il BTP? Sì, ma a una condizione: che siate certi di portare l'investimento a scadenza. Nel caso in cui, invece, vi sia un rialzo dei tassi e voi abbiate bisogno di vendere, un titolo con una duration di 7,4 perderebbe circa 3,5 punti percentuali di valore per ogni mezzo punto di aumento dei tassi di interesse! Questo rischio non c'è con il buono postale, ovviamente.

In conclusione...

La domanda che dovete porvi è questa: sono disposto ad assumermi il rischio che il mio investimento possa momentaneamente scendere di valore?

Nel caso la risposta sia affermativa per proteggervi dall'inflazione a 3 e a 5 anni sia il btp Italia che il btpi fanno il loro mestiere, con rendimenti complessivi migliori del buono postale. Questo non deve sorprenderci. Il buono postale è analogo a un titolo di stato che protegge dall'inflazione con in più un'opzione put implicita a 100. Questa opzione deve avere un costo.

Se invece la risposta è negativa meglio i buoni postali. Potete tranquillamente recuperare i vostri soldi in qualsiasi momento come con un conto deposito, ma a differenza di un conto deposito siete protetti anche da inflazioni elevate. Se acquistate un BTP inflazioni oltre il 3% vi mangiano potere di acquisto. A mio parere meglio evitare.

Al prossimo confronto con la serie J40.

4 commenti:

  1. Perdona l'ignoranza ma cosa significa in tabella il valore percentuale tra parentesi?
    Grazie
    Leo

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  2. Ciao Leo,
    i numeri tra parentesi sono i negativi.

    Buona lettura!

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  3. Una piccola precisazione per i BFP. Se si riscattano entro i primi 18 mesi si perde l'importo del bollo! (Ovviamente per le somme superiori ai 5000). E' un'ingiustizia!
    Grazie ancora per il tuo servizio.
    Leo

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    Risposte
    1. Hai ragione.
      Purtroppo lo Stato Italiano nel dubbio fa sempre cose a proprio vantaggio, quasi mai a vantaggio del contribuente.

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