Guida all'investimento: Prima parte - Quando investire e come definire gli obiettivi.

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Guida all'investimento: La Diversificazione

In questo post analizziamo l'importanza della diversificazione per il nostro portafoglio.

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In questo post cerchiamo di capire come orientarci tra i vari strumenti disponibili

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sabato 18 aprile 2015

Il Lazy Portfolio di Swensen dopo 15 mesi. Come va?

Un piccolo promemoria

Molti di voi sapranno di cosa sto parlando, ma può darsi che siate appena arrivati sul blog seguendo un link da un forum o da un motore di ricerca. In questo caso vi consiglio la lettura del post sul Lazy Portfolio di David Swensen. Questo post è infatti un aggiornamento sulle performance del lazy portfolio rispetto al fondo attivo che a suo tempo ho scelto come benchmark.

Se proprio siete nuovi nuovi vi consiglio anche la lettura dei post sui lazy portfolio in generale e su come selezionare un fondo attivo..

Dove ci eravamo lasciati

Nel mio ultimo post, che risale ormai a più di un anno fa, ci eravamo lasciati con questa situazione (Fate click sull'immagine se la vedete piccola):



In pratica dopo tutta la fatica fatta per adattare il portafoglio di Swensen alla situazione europea avevamo un portafoglio che era dietro al fondo di Templeton scelto come "avversario", il Templeton Global Balanced Fund.

Quello che mi aspettavo per il futuro era che le minori commissioni del portafoglio passivo portassero nel tempo questo portafoglio a superare il Templeton, anche se rimane l'incognita della tassazione: ogni ribilanciamento, infatti, costerà in termini di tasse, mentre il nostro Templeton (essendo un unico fondo) non avrebbe alcun problema da questo punto di vista.

Vi ricordo che avevo deciso di rispettare queste regole:
  • Acquisto al prezzo di chiusura (per semplicità)
  • Commissioni allo 0,19%, minimo 3 - massimo 19 euro.
  • Ribilanciamento trimestrale secondo la regola del 5/25, eseguito il primo lunedì successivo alla chiusura del mese (ipotizzando che l'investitore controlli la sua posizione nel weekend)
L'ultimo controllo che avevamo fatto era ad Ottobre 2013. Fino a quel momento non c'era stata necessità di ribilanciamenti. Vediamo cosa è successo nei trimestri successivi.

Ribilanciamenti

A Gennaio 2014 si è reso necessario il primo ribilanciamento del nostro portafoglio: questa la situazione.


Rispettando le regole che ci siamo dati ci accorgiamo che l'allocazione dei Paesi Emergenti è minore di 3,75% che è 5% - il 25%.

Decidiamo quindi di acquistare 1600 euro di quote vendendo una somma analoga dal nostro stock di azioni in Euro. Non ribilancio le altre categorie perchè sono ancora nel range di variazione accettabile.

Così facendo il 3 febbraio vendiamo 21 quote di Ishares MSCI Emu a 80,20, incassando 1590.2 euro già al netto di circa 94 euro che vengono bruciati tra tasse (avevamo acquistato a 58.55) e commissioni. Il 7 febbraio 2014 (dopo aver atteso i 3 giorni per avere la liquidità in conto) acquistiamo le quote extra di Amundi ETF Msci Emerging Markets: si tratta di 600 quote a 2,747, per un controvalore di 1.651,53, comprensivi di 3,13 euro di commissioni.

Questa la situazione il 10 di febbraio, ad operazioni concluse, che mostra come siamo tornati nei range accettabili per i nostri target.



Cosa accade nei mesi successivi?


Come potete vedere cliccando sull'immagine sopra non vi sono casi di scostamenti ulteriori che richiedono un ribilanciamento. Vi ricordo che in tutti i casi in cui l'allocazione è superiore al 20% la nostra soglia per il ribilanciamento è il 5% di scostamento. Con il 15% di allocazione il nostro range è 11,25%-18,75%, mentre con il 5% è 3,75%-6,25%.

Ci stiamo avvicinando a un ribilanciamento sia per i REIT che per i bond, ma al momento non sono ancora scattate le soglie. Mentre sto scrivendo questo post (18 aprile 2015), saremmo in ribilanciamento, ma vedremo di qui al 30 aprile come si muoveranno i titoli.

Si, ok.. ma che mi frega? Come va il portafoglio?

Giudicate voi stessi:


C'è stato un sorpasso del Lazy sul Templeton, ma è ancora "too close to call". Stiamo parlando di 800 euro su 160 mila e spicci.

Vi ricordo che siamo entrati il 30 Aprile 2012 in questo confronto.. dopo 3 anni (di borse record) abbiamo guadagnato circa 60k, ovvero quasi un 20% annuo. Non male no? Non aspettatevi questi rendimenti nei prossimi anni però. Anzi, sarà interessante vedere quale dei due concorrenti passerà meglio attraverso la prossima crisi.

Ma grazie... hai scelto un fondo che fa schifo. Non ha le 5 stelle!

So che il mito delle 5 stelle è duro a morire... per questo ho deciso di includere nel confronto anche alcuni altri fondi famosi che potrebbero rappresentare un'alternativa.

Partiamo dal Fidelity Funds - Euro Balanced Fund A-Acc-EUR. 5 stelle Morningstar, valutazione bronze dal punto di vista qualitativo. Si tratta di un fondo che investe prevalentemente in azioni europee e al momento ha il 65% investito in azionario. Non è esattamente un benchmark ottimale perchè non copre tutte le aree mondiali, ma potrebbe essere un'alternativa acquistabile dal piccolo investitore.

Un altro fondo da considerare come alternativa potenziale è il Carmignac Portfolio Patrimoine A EUR acc un tempo molto in voga nei forum e tra i promotori. Questo fondo ha 4 stelle Morningstar, valutazione qualitativa silver, voto 4 da Lipper Leaders su consistenza dei rendimenti e a differenza del Fidelity Funds investe in tutto il mondo, anche se con una percentuale di azionario inferiore al nostro Lazy (circa 50%).

Aggiungo poi il BlackRock Global Funds - Global Allocation A2 . Si tratta di un fondo con rating qualitativo Gold da parte di Morningstar, quattro stelle e 4 corone Brating. Target azionario intorno al 50%.

Infine considero anche il fondo con 5 stelle morningstar, 5 come rating di costanza di rendimento Lipper Leaders Eurizon Manager Selection Fund – MS 70, fondo di fondi con benchmark al 70% azionario. Mi aspetterei rendimenti più bassi per il doppio strato di commissioni di gestione, ma vedremo.

Dunque, come va il nostro Lazy Portfolio confrontato con questi 4 fondi attivi?


Sorpresi? Io un po', ma teniamo sempre conto di una cosa.. stiamo parlando di fondi anche con aree di investimento diverse e percentuali di allocazioni all'azionario diverse.
Proviamo a confrontare i 6 portafogli con l'aiuto dello Sharpe Ratio, indicatore che permette di mettere in relazione i rendimenti con il rischio del fondo. Detto brevemente, se un portafoglio ha Sharpe ratio maggiore ha portato rendimenti più alti per ogni unità di rischio.


Come si può vedere il Lazy Portfolio ha sostanzialmente lo stesso Sharpe ratio dei fondi Templeton e BlackRock (calcolato nel periodo 30/04/2012-15/04/2015). Hanno fatto peggio i fondi di Carmignac e Fidelity Funds (con rendimenti minori per la stessa unità di rischio rispetto ai 3 precedenti).
Elevato invece lo Sharpe Ratio del fondo Eurizon (1,02), in giallo nel grafico soprastante, che tuttavia chiude 10 mila euro sotto al nostro Lazy come controvalore complessivo.

In Conclusione

Quindici mesi dopo l'ultimo aggiornamento il nostro lazy come si è comportato?
  1. Il controvalore totale è pari o superiore a quello che avremmo ottenuto investendo ad Aprile 2012 in un fondo di BlackRock, Carmignac, Templeton, Eurizon o Fidelity Funds.
  2. Lo Sharpe Ratio ci conferma che il rapporto rischio/rendimento del portafoglio è al pari dei fondi citati.
  3. Il turnover totale in 3 anni è risultato di circa lo 0,43% (quindi con un bassissimo impatto in termini di costi di gestione del portafoglio)
Se guardate bene il grafico vi accorgerete anche di come vi siano dei momenti in cui il portafoglio "soffre". Nel 2013 il controvalore passa dai 120.791 del 21 maggio a 109.130 del 24 giugno.. un forte calo in un solo mese. Questo calo si ripete nel 2014. Il 5 settembre il portafoglio valeva 137.889 euro e scende a 127.885 euro a fine ottobre.
Rimane sempre la raccomandazione di investimento con ottica sul lungo periodo.

Al prossimo aggiornamento!
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