L'autore

La finanza è sempre stata una delle mie passioni, fin da piccolo.
Mi ricordo ancora la faccia tra lo stupito e lo spaventato dei miei genitori quando a circa 11 anni leggevo il paginone economico della Stampa. Ero affascinato da tutti quei numeri, e mi sognavo già come il prossimo Paperon De' Paperoni.

Pur avendo scelto un percorso lavorativo lontano dalla finanza e dai mercati, la passione non è mai sfumata, anzi... ho cominciato a seguire prima la gestione del portafoglio dei miei genitori, accompagnandoli ai vari incontri con i promotori finanziari che di volta in volta la banca gli rifilava. Ho poi cominciato a gestire direttamente i miei soldi mano a mano che mettevo da parte qualcosa con lavoretti estivi e regali di parenti.

Sono passato dalle più svariate "infatuazioni": analisi tecnica, analisi fondamentale e value investing, magic formula, quantitative asset allocation finchè ho trovato la mia strada.

Oggi sono fermamente convinto che non sia possibile battere il mercato (perlomeno, non senza una buona dose di fortuna o abilità eccezionali che sfortunatamente solo 3-4 persone al mondo hanno dimostrato di possedere) e che quindi era il caso di far mia la massima "Se non li puoi battere, unisciti a loro".

Sono diventato un fermo sostenitore del controllo del rischio del portafoglio attraverso l'asset allocation e del perseguimento dei risultati migliori attraverso la gestione passiva e il contenimento massimo dei costi.

I miei punti di riferimento, in termini teorici, sono John Bogle, William Bernstein, David Swensen, Roger Gibson, Eugene Fama e Kenneth French.

Lo scopo di questo blog vuol essere quello di introdurre alla filosofia del contenimento dei costi e della gestione passiva il numero più ampio possibile di risparmiatori, conscio del fatto che strappare una persona dalle braccia di chi cerca solo un modo per spennare bene il pollo non possa che giovare al bene comune.

Buona lettura.

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